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Come cucinare il cavolo nero

Di : | Commenti disabilitati su Come cucinare il cavolo nero | On : 24 Dicembre 2017 | Categoria : Come cucinare

Come cucinare il cavolo nero

Indice

Come cucinare il cavolo nero

Quando si pensa al cavolo nero vengono alla mente numerose ricette che traggono origine sia dalla tradizione culinaria italiana che internazionale in quanto si tratta di un ortaggio estremamente versatile. Negli ultimi anni, con una maturata attenzione verso le proprietà nutritive degli alimenti abbinata ad uno stile di vita più sano e dinamico, le verdure diventano le assolute protagoniste della cucina, ingredienti fondamentali per la realizzazione di piatti gustosi e, allo stesso tempo, salutari.

Gli ortaggi, in particolare, assumono un ruolo fondamentale all’interno di una dieta bilanciata in quanto riescono a soddisfare il palato in pochissime calorie ed il loro utilizzo può essere veramente vario, spaziando dalla cottura a vapore, in ossequio ai dettami della cucina orientale, che ne preserva le componenti organolettiche, la classica cottura in acqua bollente, da condire poi a parte, ad esempio con olio, limone o aceto balsamico, oppure attraverso frittura, in una croccante pastella, o al forno, utilizzando una gratinatura in superficie.

Il cavolo nero costituisce un elemento fondamentale della cucina toscana detto anche cavolo toscano, anticamente considerato come un ingrediente povero con il passare del tempo si trasforma in un dettaglio gustoso per ogni tipologia di dieta, in quanto privo di grassi, facilmente digeribile e confacente anche ai più rigorosi regimi alimentari. Cucinare il cavolo nero è molto semplice in quanto, grazie al consistente quantitativo di acqua e di sali minerali presenti, la cottura è quasi istantanea. La consistenza di questo ortaggio è simile alle altre specie, quali la verza o al cavolfiore ma, poichè è possibile consumare anche le foglie, si presenta più avvolgente al palato.

Cavolo nero ricette

Esistono numerose ricette per la preparazione del cavolo nero, alcune si rifanno alle antiche radici toscane, altre invece costituiscono la rielaborazione di cuochi o appassionati di cucina volte a predisporre dei menu adatti anche ai vegani o ai vegetariani che desiderano evitare la carne e i derivati animali, sia per motivazioni etiche ma anche per una scelta ecologica, in quanto alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato come gli allevamenti intensivi comportino inquinamento e danni all’ecosistema.

La ribollita toscana

Cucinare il cavolo nero nella ribollita rappresenta la massima espressione del riciclo culinario in quanto si tratta di una zuppa che viene ottenuta con la cottura di verdure e pane raffermo che costituiscono i rimasugli della dispensa. In genere, trattandosi di un piatto autunnale, se ne consiglia la preparazione in tale determinato periodo dell’anno, onde beneficiare di prodotti freschi, presi dall’orto o nei mercatini biologici, ma, ovviamente, grazie all’agricoltura ciclica svolta in serra, è possibile reperire gli ingredienti per questa ricetta anche tutto l’anno.
Gli ingredienti principali per la preparazione dei questo gustoso piatto sono i legumi, preferibilmente i fagioli bianchi, il cavolo nero, la verza, cipolle, carote, sedano e pane raffermo. Se si utilizzano i fagioli secchi è necessario metterli a bagno in un’ampia bacinella per una notte intera, in maniera da poterli utilizzare il giorno seguente. Preliminarmente, occorre lavare e mondare le verdure, in pezzi non troppo piccoli, con l’aiuto di un coltello molto affilato o una mezza luna. Occorre poi predisporre un soffritto, con carote, sedano e cipolle, che rappresenta la base sulla quale poi inserire mano a mano gli altri ingredienti. Dopo avere soffritto le verdure con un filo d’olio extra vergine d’oliva, si deve procedere inserendo i fagioli, il cavolo e la verza, mescolando attentamente in modo da insaporire il tutto. Il composto ottenuto deve essere poi coperto con abbondante acqua, messo in cottura su un fornello a bassa temperatura, munito di coperchio.
La zuppa deve cuocere per almeno due ore in quanto le verdure necessitano di un tempo lungo per la cottura. Dopo la prima ora, è possibile unire il pane raffermo che provvederà ad asciugare l’acqua in eccesso, rendendo il composto molto più denso e cremoso. A cottura ultimata, la zuppa viene servita in terrine di coccio, che mantengono al meglio la temperatura, con dei crostini, una spolverata di formaggio grattugiato, a scelta tra pecorino e parmigiano e, per gli amanti dei gusti piccanti, anche un accenno di pepe o peperoncino.

Il kale

Il cavolo nero negli Stati Uniti d’America e in Inghilterra prende il nome di kale. Il mondo anglosassone si è avvicinato recentemente molto al mondo del biologico e dell’alimentazione sana proprio in contrasto con le cattive abitudini tenute da questo popolo. A proposito di dieta salutare, numerose blogger americane hanno introdotto delle ricette mediante l’utilizzo di ortaggi quasi sconosciuti per quella cultura, tra i quali figura anche il cavolo nero.
Con le foglie del cavolo nero è possibile realizzare uno snack croccante e gustoso con pochissime calorie, da consumare nei momenti di pausa o davanti alla televisione, in sostituzione delle dannose patatine o salatini, ricchi di grassi insaturi.
Per la preparazione del kale croccante, è sufficiente tagliare le foglie del cavolo, dopo averle accuratamente lavate in acqua fredda o tiepida, dando loro la forma e la dimensione delle patatine. Occorre poi disporre il cavolo nero sminuzzato su una leccarda da forno, rivestita con carta apposita, aggiungendo semplicemente del sale o gli aromi desiderati, come ad esempio la paprika, il rosmarino o l’aglio essiccato. La cottura in forno statico o grill è estremamente rapida, richiedendo meno di venti minuti, controllando di tanto in tanto, in modo da evitare bruciature.
Tale ricetta è molto amata anche dalle mamme perchè consente di avvicinare i bambini alla verdura e di mangiare un cibo molto salutare.

Insalata di cavolo nero

Le insalate costituiscono certamente il metodo più classico per consumare il cavolo nero in quanto i cibi crudi in generale e gli ortaggi in particolare, mantengono intatte le proprie qualità e risultano spesso anche più digeribili. Esistono numerose ricette di insalate di cavolo nero, alcune prevedono l’utilizzo di altre verdure in foglia, come ad esempio la lattuga o la bieta, oppure anche il pomodoro e il mais. Di grande impatto visivo è anche l’abbinamento con i frutti di mare o con il salmone, da condire poi con un salmoriglio di olio, sale ed erbe aromatiche.

La presentazione del cavolo nero

Il cavolo nero, grazie alla propria consistenza, viene utilizzato anche per la composizione di piatti da portata, a base di verdura e di pesce. Le foglie, piegate a mò di barchetta, riempite con pane grattugiato, formaggio e prezzemolo ed infornate, diventano dei gustosi involtini da consumare al momento dell’aperitivo come finger food, insieme ad un cocktail di frutta fresca o ad un prosecco brut.